mercoledì 20 aprile 2011

Te Deum Silvio laudamus

Dunque ricapitoliamo: a furia di scriversi le leggi ci ha preso gusto, quindi vuole anche riscrivere la costituzione, la giustizia, la storia e anche i libri di scuola. Secondo voi lo ha fatto un pensierino per riscrivere anche la Bibbia e il Vangelo?

sabato 16 aprile 2011

L'ultima vittoria di Vittorio

Chi era Vittorio Arrigoni? Cosa Faceva? Sui giornali, nella rete e in TV in questi giorni troverete innumerevoli ricostruzioni, descrizioni, si chiamano coccodrilli, ma in nessun caso troverete la verità. Allora la verità ve la racconto io.
Vittorio era l'unico italiano stabilmente residente nella striscia di Gaza, il budello di terra più sovra popolato del mondo e con la più alta mortalità del pianeta. Vittorio era "anche" un blogger, e durante l'operazione Piombo Fuso  il suo blog autogestito fu il più letto d'Italia e probabilmente anche del mondo, perché altre voci che uscissero dai muri di Gaza sbriciolati  a cannonate non ce n'erano. Fu "anche" uno scrittore, il suo libro "Restiamo Umani", scritto tra le pallottole traccianti che fischiavano è stato tradotto in una miriade di lingue. E' stato "anche" un giornalista per il Manifesto e per altre pubblicazioni non allineate. Ma l'opera principale di Vittorio non 'è stata la testimonianza, il suo vero impegno è stato un altro, e nessuno dei grandi quotidiani o settimanali saprà mai dirvi quale fosse, semplicemente perché l'evidenza gli sfugge. 

Vittorio non aveva che rapporti sporadici con le autorità di Hamas, il suo non era un lavoro politico,  di ufficio, non era un diplomatico, lui operava tra la gente, stava tra la gente fisicamente, conosceva tutti e tutti lo conoscevano, lo apprezzavano, e la sua morte ha indignato enormemente il popolo di Gaza. Ma perché tanta partecipazione? Come faceva Vittorio ad essere così seguito ed amato? E' questa la risposta che in occidente non sanno dare, il segreto ve lo svelerò io ma prima di spiegare devo fare una premessa.

Sono convinto che Israele abbia il diritto e il dovere di difendersi, perché purtroppo nella galassia Palestinese sono presenti troppi spietati gruppi terroristici che operano al di fuori di ogni controllo, ma voglio anche che sia chiaro che una nazione democratica come Israele non può e non deve usare i mezzi terroristici della rappresaglia. Sparare a casaccio nel mucchio, perché questo è stata l'operazione Piombo Fuso, è andato ben oltre il diritto di difendersi di una nazione. Certo, i terroristi palestinesi tutti i giorni sparano razzi su Israele a casaccio, ma Israele in quanto nazione democratica non può rispondere ponendosi sullo stesso piano, può e deve cercare i colpevoli e punirli, ma solo i colpevoli, invece nelle operazioni israeliane ci sono sempre andati di mezzo troppi civili, troppi bambini.

Vittorio con il suo blog testimoniava tutto questo, e personalmente ogni giorno cercava di impedirlo, una battaglia quotidiana contro la barbarie, contro ogni estremismo. Era un esempio non violento per i palestinesi pacifici e per questo era una spina nel fianco dei Salafiti e dei Qaedisti, che hanno bisogno del terrore perché il loro credo apocalittico non fa presa se prospera la pace. Sapeva  inoltre di essere in cima alla lista degli obiettivi di Israele, nel senso che se avesse compiuto anche un solo errore lo avrebbero impacchettato e fatto marcire in galera. Vittorio tutto questo lo sapeva ma non si è tirato indietro.

E allora ecco cosa faceva Vittorio, qual'era la sua missione: Vittorio si era assunto il compito più rischioso del mondo nel posto meno sicuro del mondo, Vittorio aveva volontariamente vestito i panni dello scudo umano, uno scudo umano occidentale che si frapponeva intenzionalmente con il proprio corpo tra i fucili israeliani e i contadini e i pescatori palestinesi. Ecco cosa faceva  Viittorio tutti i giorni a Gaza, solamente con la sua presenza e armato solo del suo passaporto italiano difendeva la povera gente, e contemporaneamente testimoniava la possibilità di percorrere una via non violenta e alternativa alla barbarie. Certo, Vittorio ha anche accompagnato i rifornimenti che hanno tentato di forzare il blocco navale di Israele, una azione dimostrativa, ma al di là di questo la sua era una presenza quotidiana. Lui saliva sulle barche dei pescatori che andavano a gettare le reti fuori dai ristrettissimi limiti imposti dalla marina Israeliana, e con lui a bordo le cannoniere di Tel Aviv non potevano sparare. Lui accompagnava i contadini a lavorare le terre incolte o semplicemente a raccogliere erbe al confine militarizzato di Israele, dove i cecchini della stella di David troppo spesso si divertono a fare il tiro a segno con chi sta solo cercando di riempire un piatto per i figli.  Lui si metteva in mezzo, non garantiva l'incolumità di chi difendeva, ma faceva lo scudo, la sua era una scommessa quotidiana con il desiderio di Israele di evitare un incidente internazionale. Lui ogni giorno metteva sul piatto la sua vita, la posta era difendere la vita di chi la vita la strappa ogni giorno con i denti al destino. Questo era il compito che si era assunto Vittorio, e ci volevano due palle grosse come cocomeri per portarlo a termine. Se lo troverete scritto da qualche altra parte avvisatemi.

La responsabilità dell'assassinio di Vittorio ricade sui Salafiti, ma la sconfitta è stata di tutti. I Salafiti hanno perso perché la condanna del popolo di Gaza è stata immediata ed unanime, un popolo musulmano si è sollevato in memoria di un cristiano non violento ucciso dalla barbarie dell'estremismo islamico. Israele ha perso perché il popolo di Gaza ha dimostrato di saper apprezzare chi opera in pace e in fratellanza ma sopratutto usando i metodi della non violenza, e Tel Aviv farebbe bene a non dimenticarlo. Tutti noi siamo stati sconfitti, perché Vittorio ha tracciato la strada, ma l'abbiamo lasciato solo. La morte di Vittorio è stata la sconfitta di ogni estremismo, di ogni menefreghismo, e questa è stata l'ultima vittoria di Vittorio, la più grande.

venerdì 15 aprile 2011

Se questi sono uomini...

Hanno ucciso Arrigoni, i fondamentalisti l'hanno accusato di diffondere i vizi dell'occidente. Questo era il suo blog, leggetelo e poi ditemi se i suoi assassini si saranno mai presi la briga di andare a vedere di cosa parlasse Vik Utopia. Perfino il portavoce di Hamas ha condannato senza mezze misure il gesto compiuto dai Salafiti, ed è la prima volta che accade, in assoluto. Che sia stato ucciso un volontario spiccatamente filopalestinese la dice lunga sulla situazione a Gaza e più in generale sulle possibilità di dialogo con le fazioni estremiste. C'è solo un argomento nel quale non accetto nessun tipo di confronto, ed è l'Islam, in questo campo ormai ho raggiunto le mie convinzioni e non torno indietro. Non accetto confronti perché  tanto non può esserci proprio dialogo. Non può esserci dialogo perché non accetto di poter parlare solamente con le frange più moderate del loro pensiero, non lo accetto perché so che i moderati vengono poi sconfessati dagli estremisti, non lo accetto perché comunque si tratta di una religione che troppo facilmente trasforma il più pacifico degli uomini in un assassino e qui torniamo da capo, anche il più moderato può essere motivato da questa religione a trasformarsi improvvisamente in un assassino. Puoi uccidermi per tanti motivi, perché mi vuoi rapinare, perché ti ho trombato la moglie, perché non accetto i tuoi ricatti, puoi uccidermi per tutto, ma non puoi uccidermi perché credo (poco) in un altro Dio, perché credimi, il tuo è proprio un altro dio (minuscolo).

giovedì 14 aprile 2011

E' arrivata la bufera...

La guerra è ormai dichiarata, lo scontro però non è frontale ma coinvolge principalmente i sostenitori. Ieri il Parlamento ha varato due importanti norme salva Premier, ma nello stesso giorno è arrivato il messaggio forte e chiaro della magistratura, chiunque sia coinvolto nell'assalto alle toghe pagherà il suo gesto a caro prezzo. Ve lo ricordate "lo scandalo" sulla Boccassini pubblicato da Il Giornale? Quello dei baci in pubblico... un dossier passato al quotidiano da Brigandì, membro del CSM in quota leghista. Beh dopo le dichiarazioni di Silvio contro la magistratura, dopo le manifestazioni davanti ai Tribunali, i giudici iniziano a difendersi e lo fanno affondando i colpi. Brigandì è stato dichiarato decaduto dal CSM, per altri motivi, ma... colpito e affondato. La guerra è appena all'inizio ed è chiaro che ora gli obiettivi sono i sostenitori di Silvio. Considerando che le file della maggioranza sono piene di deputati e senatori che hanno conti aperti con la giustizia... il sangue scorrerà a fiumi.

venerdì 8 aprile 2011

Intanto Bersani si frega le mani

Il siluramento di Geronzi a Generali è stato solo il secondo segnale che le cose stanno per cambiare.

Primo indizio: Montezemolo annuncia una sua probabile discesa in campo, quale campo? Silenzio assoluto, ma i leader del terzo polo stanno gonfiandosi il petto di orgoglio, e un motivo ci sarà.
Secondo indizio: Geronzi viene silurato.
Terzo indizio: la defenestrazione di Geronzi è stata attuata senza che Mediaset e Fininvest ne sapessero qualcosa, nonostante che i due pacchetti pesino insieme per il 4%
Quarto indizio: la Marcegaglia non ne sapeva nulla, dice lei, e se fosse vero sarebbe gravissimo.
Quinto indizio: Tremonti non poteva non sapere ma non ha lasciato trapelare nulla e, interrogato sulla questione, si è trincerato dietro un no comment.
Questi segnali lasciano intuire che a Trieste sia stata decisa la fine dell’era dei piazzisti/pataccari/urlatori (Feltri apostrofa così Silvio & Co.), e che si debba tornare al vecchio sistema. Ha vinto Della Valle, che ha sempre osteggiato Geronzi ed è sempre stato un anti Berlusconiano, e questo è l’ultimo segnale.

Il socio di maggioranza di Generali è Mediobanca, il vero fulcro della finanza italiana, resa potentissima dall’opera del suo mentore più elevato, quel Cuccia che pur muovendo i fili delle decisioni finanziarie più importanti della nazione, andava tutti i giorni al lavoro a piedi camminando vicino ai muri. Un uomo taciturno, schivo, che non appariva e non concedeva interviste, modesto nei suoi comportamenti, quasi essenziale, riservatissimo e proprio per questo imprevedibile nelle sue decisioni fin quasi alla genialità. La vera finanza italiana è nata con Cuccia, morto lui sembrava che il percorso da lui tracciato fosse stato smarrito.

A dispetto del suo nome Mediobanca non è mai stata una vera banca e Generali, il suo fiore all’occhiello, è sempre stata gestita con quei criteri di estrema riservatezza e segretezza tanto cari a Cuccia e mutuati da Mediobanca. Geronzi però di Generali aveva fatto una  vera banca, quindi sottoponendola a criteri sempre più ampi di pubblicità e trasparenza, errore fatale, perché le aziende di Mediobanca comunicano solo i loro bilanci. L’affare Geronzi, è stato studiato a tavolino e messo in atto in gran silenzio da dieci consiglieri su ventitre. La strategia attuata dimostra che c’è l’intenzione di recuperare gli antichi valori: una parola è già troppo. Tutto è stato studiato nei dettagli e si è aspettata l’occasione propizia. Le dimissioni di due consiglieri hanno dato il via, quando poi durante il C.d.A. è stata registrata l’assenza di altri due consiglieri le lettere sono state consegnate, dieci su diciannove, un blitz devastante e inatteso.

Berlusconi ora è letteralmente fuori di sé, ha già cominciato a muovere le sue pedine, ma il danno è fatto, i dieci non avrebbero mai messo in atto l’azione se non avessero avuto il benestare di qualche altro consigliere, magari proprio dei due assenti, che prima o poi dovranno pur tornare in consiglio, e per lui non è davvero possibile pensare ad un nuovo mandato presidenziale senza l’appoggio di Generali e di Mediobanca, perché da questi centri di potere dipendono le sorti e le decisioni di aziende importantissime, ma soprattutto vere aziende, che producono ed investono, che fanno fatti secondo i dettami di Cuccia e che sono investimenti veri per i soci, non scatole piene solo di marketing e parole, come Mediaset e Finivest, e come il PDL. Mediobanca deve assicurare ai suoi soci un Governo che incentivi l'economia. Intanto Bersani si frega le mani. Staremo a vedere.


AUGH!!!


mercoledì 6 aprile 2011

L'indice...


Si chiama Maria Stella Gelmini, Ministro dell'Istruzione della Repubblica Italiana. Durante il suo ministero ha fatto diramare una circolare che obbliga i Presidi di tutte le scuole a punire gli alunni innamorati che si bacino durante le ore di scuola. Ieri sera però è comparsa in TV a Porta a Porta a difendere il diritto di Silvio Berlusconi ad essere giudicato dal "Giudice Naturale" per essersi intrattenuto più volte con una prostituta minorenne.


Si chiama Maurizio Paniz, avvocato, parlamentare e capogruppo alla Camera dei Deputati del PDL. E' stato il difensore di Elvo Zornitta, detenuto in attesa di giudizio in quanto accusato di essere Unabomber. E' riuscito a far liberare il suo cliente, non già dimostrandone l'innocenza ma riuscendo a far invalidare la prova cardine dell'accusa. Nel frattempo Unabomber non ha più colpito da quando Zornitta era stato incarcerato. Ha sostenuto in Parlamento che Ruby potesse essere ritenuta la nipote di Mubarack.


Si chiama Bruno Vespa, conduce Porta a Porta e contende a Emilio Fede la palma del più grande leccalatoB del Premier. Ieri sera, come ormai sua abitudine, ha svestito i panni del conduttore per vestire quelli del quarto in campo. Non ha mai interrotto gli interventi deegli esponenti della maggioranza, mentre invece quelli dell'opposizione oltre alle obiezioni della maggioranza dovevano combattere contro le sue continue interruzioni. Queste cose le fa 4 sere alla settimana, alla faccia dello strapotere dei programmi di informazione di sinistra.

A questi integerrimi servitori dello Stato vorrei chiedere se, trovandosi in casa un genitore ultra settantenne che spenda 800.000 euro al mese per le ragazze, non lo farebbero rinchiudere o perlomeno interdire. Oppure vorrei chiedergli se inviterebbero a casa propria una persona come "Ruby", vorrei sapere se sarebbero felici nel sapere che un loro figlio abbia una relazione con una persona del genere. Per non dimenticare, perché tutti si assumano le proprie responsabilità, perché qualcuno un giorno potrebbe dirci che tutto questo non è accaduto.


martedì 5 aprile 2011

Vintage


Fu commercializzato esattamente nell'aprile 1981, si chiamava Osborne 1 ed era il padre di tutti i portatili, pesava 11 kg, aveva uno schemo di appena 5 pollici e oggi un qualsiasi cellulare da 50 euro ha più memoria di quanta ne avesse lui. Costava 3,5 milioni di lire, un prezzo di assoluto rispetto per l'epoca e ebbe un ottimo successo, ma l'azienda che lo produceva andò lo stesso in dissesto perché, mentre ancora non era rientrata dagli investimenti effettuati, diramò ufficialmente la comunicazione che era quasi ultimata la realizzazione del modello dell'Osborne 2, più leggero, più potente e meno costoso. Le vendite dell'Osborne 1 si bloccarono e l'azienda fallì. Da allora si chiama "Effetto Osborne", come dire... aver perso un'ottima occasione per starene zitti.

Siamo quello che siamo

Quando entrò in vigore l'obbligo delle cinture, a Napoli cominciarono a vendere le T Shirt con la striscia nera obliqua. Ora che è uscito l'obbligo delle buste della spesa biodegradabili, che però si rompono troppo facilmente, a Napoli hanno iniziato a produrre le finte buste biodegradabili. Poi ci lamentiamo di avere una classe politica come quella che ci governa? Abbiamo quello che ci meritiamo, tutti tiriamo sempre a fregare.

AUGH!!!

lunedì 4 aprile 2011

Quanti schiaffi...

Che vi devo dire… qui gli schiaffi arrivano da tutte le parti, anche da dove non immagineresti mai. Sono ormai due mesi che Lega e PDL ci terrorizzano paventando l’arrivo di centinaia di migliaia di migranti, ma a conti fatti ne sono arrivati meno di 25.000, non riempirebbero nemmeno uno stadio di una neopromossa in sere B. Oggi Berlusconi e Maroni faranno la spola con Tunisi per trovare un accordo, ma il Ministero degli Esteri Tunisino ha già messo le mani avanti chiedendoci un po’ di comprensione, perché a fronte di poche migliaia di migranti tunisini che sono approdati a Lampedusa, la Tunisia sta ospitando a sue spese 150.000 profughi dalla Libia, senza lamentarsi, senza chiedere aiuti e senza chiedere incontri… e noi dovremmo essere il paese civile e democratico.