venerdì 17 giugno 2011

A proposito di proposte... FISCO

Tesi:
si devono diminuire le tasse per alleggerire il peso fiscale sui dipendenti e per consentire a chi le tasse non le paga di trovare conveniente pagarle recuperando l’evasione fiscale.
Antitesi:
Chi le tasse non le paga, non le pagherà mai, qualsiasi sia l’imposizione, specialmente gli stra ricchi, quelli che possono permettersi commercialisti e avvocati, quelli che possono tirare avanti per decenni le cause contro l’Ufficio delle Entrate.
Sintesi:
Si deve introdurre il reato penale di evasione fiscale. Oltre la soglia di un certo importo si va a finire in galera e se ne esce solo dopo aver pagato, TUTTO, SENZA SCONTI, E CON GLI INTERESSI.

Tesi:
gli imprenditori che vengono beccati a evadere il fisco ricattano lo Stato e i sindacati affermando che per pagare le multe devono chiudere e licenziare.
Antitesi:
gli imprenditori che evadono il fisco i soldi li portano all’estero e se ne fregano dei lavoratori e dello Stato, non hanno nessun tipo di attaccamento alle istituzioni.
Sintesi:
tali aziende dovrebbero essere sequestrate, sottoposte ad amministrazione controllata di un commissario prefettizio e in seguito vendute a concorrenti o altri investitori che comunque garantiscano la continuazione dell'attività e dell'occupazione. L’introito sarebbe incamerato dallo Stato e utilizzato per il pagamento delle tasse evase.

Tesi:
l’imposizione sulle rendite finanziarie è iniqua, perché non è progressiva e sopra tutto perché ha una aliquota del 12,5 % che è un terzo di quello che paga un dipendente a 1.500 euro al mese.
Antitesi:
Sarebbe necessario alzare l’aliquota almeno al 20%. D'Alema ogni tanto ne riparla, e puntualmente la sinistra poi perde le elezioni.
Sintesi:
ci aveva pensato anche Padoa Schioppa ma ha rinunciato, il fabbisogno finanziario dello Stato è coperto per gran parte dall’emissione di obbligazioni. Innalzando l’imposizione al 20% si rischierebbe di far scappare gli investitori, lasciando a secco le casse pubbliche. Molto meglio effettuare un aumento graduale, magari passando in un primo momento al 15% per tutti, e ad una aliquota più alta (17% ?) per gli investimenti più elevati.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

tesoro....questo è arabo per me.....no....diciamo ho un rifiuto psicologico ad affrontare temi di questo tipo....

Venerdi Sushi ha detto...

Non c'è problema, sei più che giustificata. Non è giustificato chi riempie i suoi blog di paroloni, di critiche, di analisi antropologiche, in pratica solo di analisi ex post senza riuscire a proporre niente ex ante. Bacio.

Sitka ha detto...

Come dire, un'utotpia queste tue sintesi, con le quali sono d'accordo. questo paese è fondato sulla mafia e le raccomandazioni... tu sei un sognatore ma se vuoi posso montare una campagna elettorale, forse vinceremmo, ma dovremmo avere un fornetto pronto a prima porta.
baci.

Venerdi Sushi ha detto...

Si lo ammetto, sono un sognatore, ma i miei sogni sono estremamente concreti. La politica non mi interessa, non è una questione di scelte, ma di conveninza. Mi sono laureato in una facoltà che preparava diplomatici, ma alla fine mi sono reso conto che diplomatico non lo ero per niente. Dovrebbe vedersi, vero?

Occhio.Cavo ha detto...

mmm forse l'ultima sintesi mi un po' oscura le altre sono condivisibili. c'è da dire che alla fine secondo me la riforma fiscale non la fanno,lo spero a dirla tutta perchè tempo, sennò, facciano un bel pasticcio

Sitka ha detto...

tu diplomatico?? NO!
si si che sono concreti, concretissimi.. per governare un paese non serve uno che ami la politica. credo.

Compartment C, Car 293 ha detto...

Già. Il caso Al Capone docet.

Venerdi Sushi ha detto...

@Compartment: è vero, negli USA se non paghi le tase ti distruggono la vita, sarebbe necessario applicare anche qui lo stesso sistema.