giovedì 13 gennaio 2011

FIAT voluntas sua...

Ci siamo, oggi è il gran giorno, il giorno della vittoria della destra reazionaria contro le conquiste sociali di 63 anni di democrazia. No, non chiamiamoli fascisti, sono molto peggio questi, perché sotto il fascismo se era proibito il diritto di sciopero, era altrettanto proibito il diritto di serrata, e qui... di serrata si tratta. Per mascherare l'incapacità di FIAT di produrre macchine che si vendano (la 500 è stata solo una botta di culo e comunque è solo una goccia nel mare), per mascherare l'incapacità di... non dico realizzare, ma proprio di riuscire a pensare un vero progetto di rinnovamento,  Marchionne ha tirato fuori il coniglio dal cappello, far lavorare di più e pagare di meno chi produce. Che genio... . Il suo discorso poi è stato chiaro, "o fate quello che dico io o vi mando tutti a spasso", questo il senso delle sue parole, e se non è serrata questa... . Le sue parole sono state poi avallate dal quel degnissimo Presidente del Consiglio che abbiamo, eletto a larghissima maggioranza con i voti di un popolo beota che entro la legislatura se lo ritroverà schiaffato dove non gli piace prenderlo, e ben gli starà. Il referendum è solo una farsa, e da oggi la democrazia idem, perché dopo la FIAT arriveranno tutti gli altri grandi gruppi industriali, che non sono scemi, a proporre accordi che aggirino le precedenti relazioni sindacali, mettendola sempre in quel posto al gran nemico, i dipendenti. Si, ho detto dipendenti e non classe operaia, perché il discorso vale per tutti, anche per gli impiegati, i capifabbrica, eccetera, quelli che si credono migliori e al sicuro e che invece agli occhi di Marchionne & Co. sono solo centri di costo, esattamente come gli operai, anzi più degli operai, perché l'amministrazione non produce, e la sua paga oraria è più alta. Tra poco toccherà anche a loro, al bacino di voti del PDL, e io riderò, oh come riderò... 

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