giovedì 3 marzo 2011

L'intuizione...

Sono giorni che traccheggio nel blog senza combinare niente, sono giorni che sono bloccato e non so come venirne fuori. C’è un pensiero in me, che ribolle, che mi tormenta, uno di quei flash che mi colgono ogni tanto, uno di quei momenti di comprensione pura della realtà. E’ stato come un lampo di luce, è arrivato mentre stavo scrivendo un post e mi sono bloccato, come sempre in questi casi.
Scrivere mi piace, e lo faccio sempre basandomi sulla mia preparazione in economia, storia, diritto, politica. Baso tutti i miei lavori sull’osservazione e sull’analisi della realtà, utilizzo i filtri che ho a disposizione e interpreto ciò che vedo, lo descrivo, e nel farlo non pretendo di non essere fazioso, semplicemente propongo una mia opinione, una opinione che però, e questo lo pretendo, discenda da una logica inattaccabile. Ecco, logica, la parola chiave è “logica”, perché a volte mi accade qualcosa che sfugge alla logica, qualche volta mi accade che scatti in me un meccanismo illogico che bypassa tutte le mie conoscenze arrivando in un attimo alla conclusione. In quelle occasioni vengo come folgorato, non trovo altre parole per descrivere ciò che provo, vengo folgorato da qualcosa che si basa esclusivamente sulla percezione, non sulla comprensione o sulla riflessione, è come se per un brevissimo attimo diventassi esterno al sistema che osservo, e per incanto potessi vederlo da una diversa prospettiva, più chiara e indiscutibile. Si tratta di intuizione, appunto. L’intuizione è qualcosa di magico e distruttivo, non appartiene al ragionamento ma a qualcosa che va oltre, l’intuizione è qualcosa di istantaneo e devastante, un’esplosione, non c’è un percorso da descrivere, è un salto nell’iper spazio, è come se si conoscesse la soluzione senza aver sviluppato l’equazione, ed è allora che per uno come me sorgono i problemi, perché quando raggiungo così la conclusione trovo difficoltà a tradurlo in parole. Questo è il motivo per cui non riesco a scrivere, sto ricomponendo le tappe che ho saltato.

16 commenti:

Sitka ha detto...

potrei fungere da musa, visto che non so dire un nonnulla. visto che sono illogica e confusionaria, visto che... forse, resisterò a sto tempo. ti comprendo bene, pur non essendo io una che, sa scrivere come te.
baci infiniti, mio caro.

Venerdi Sushi ha detto...

Amica mia, come al solito ti flagelli con la scarsa considerazione che hai di te stessa.
Come musa andresti benissimo, ma so per certo che molti qui sentirebbero la tua mancanza se smettessi di scrivere, per cui...
Bacio.

-- ha detto...

La pazzia, l'illogicità porta al genio non te ne privare. Portare sempre avanti la logica inibisce la creatività, alle volte. Ma comprendo che la logica è sicurezza.

Sitka ha detto...

sono solo realista e obiettiva, Amico mio.
ho abbastanza stima di me, ma so cosa so fare e cosa no.
mancanza? non credo. e sinceramente fungere da musa ispirerebbe anche me.. sarei dopppiamente utile, a me stessa per prima. :D

Venerdi Sushi ha detto...

@Il Discepolo: mi trovo bene nella logica, ma non rinuncerei mai all'intuizione.

Minerva ha detto...

Mio caro... ach! qui non ci scontriamo, ma si danza :-)
Quella che tu chiami 'logica' la puoi scomporre in premesse, processi e soluzioni.
Le premesse sono già sempre arbitrarie: il 'male' e il 'bene' assoluti, per esempio, non esistono - esistono solo le nostre valutazioni di ciò che è male e ciò che è bene, quindi la soggettività sta già nella dimensione delle premesse.
Di lì puoi costruire processi interpretativi, che - discendendo dalla tua esperienza/competenza (i tuoi 'filtri', come li hai chiamati) - ti portano a scegliere una strada piuttosto che un'altra (quella che tu chiami 'logica').
Infine le soluzioni sono le conseguenze delle due variabili precedenti - quindi terzo contesto di arbitrarietà/soggettività e pertanto soggettive anch'esse.
Puoi cercare di tendere all'oggettività (senza mai raggiungerla) includendo nelle tre fasi tutti i possibili punti di vista su ciascun fenomeno/evento/tema che analizzi e sintetizzandoli in un'interpretazione - per così dire - 'polifonica'. Complessissimo ed estenuante - ma tutte le scienze sociali, per esempio, si muovono oggi, finalmente, in questa direzione.
Pensaci un po': esiste la logica come articolazione della filosofia (che da secoli si arrovella su questi stessi temi), esistono tutte le scienze sociali (che per l'argomentazione di cui sopra hanno abbandonato il metodo quantitativo basato sulla statistica - in quanto le medesime domande che poni per ricavare dati sono comunque sempre soggettive in favore di metodi qualitativi) e, infine, nella stessa fisica (che dovrebbe essere una scienza esatta) vige come premessa il principio di di indeterminazione di Heisenberg (http://it.wikipedia.org/wiki/Principio_di_indeterminazione_di_Heisenberg).
Credi ancora che la logica sia oggettiva?
Perché insieme alle cose che già sai non ti prendi adesso una laurea in Filosofia (non sto scherzando!) - che così impazzisci per bene e magari riuscirai a coniugare senza stress la dimensione dell'intuizione con quella del ragionamento?
L'intuizione che hai avuto credo infine sia dovuta al fatto che - avendo tu una mente viva e veloce - probabilmente in alcuni momenti/periodi particolari arrivi alle soluzioni saltando passaggi intermedi. Certo, ora spaccati la testa sul ricostruirli. Ma stiamo comunque sempre nell'ambito della soggettività (se vuoi una bibliografia, preparati a cominciare da Talete...) ;-)

Venerdi Sushi ha detto...

Heisenberg :))))))))))))))))
Ricordati di essere di fronte ad un tipino convinto di aver trovato un banale errore nell'equazione della relatività generale.
Però no, Talete no! Talete, Anassimandro, Anassimene, la scuola di Mileto... cazzo l'ho studiata che avevo 15 anni !!! Tu vuoi farmi sentire vecchio. (sono andato a scuola un anno prima...)

Minerva ha detto...

1) A me i vecchi (se sono come te, e non come B.) piacciono.
2) E' l'ora di riprendere in mano tutti questi libri, caro, e aggiungerci tutta la filosofia contemporeanea (che dubito tu abbia fatto, i programmi scolastici non arrivano mai a quella).

Appunto, già conosci il principio di Heisenberg: ergo, ti sei fregato da solo, stavolta :-D

Venerdi Sushi ha detto...

Uhm...
Bertrand Russel è vecchietto ma contemporaneo lo e :)

Unknown ha detto...

i momenti epifanici ti folgorano e ti lasciano tutto bruciacchiato a ricomporre i passaggi saltati. Sono elettrizzanti (che gioco di parole) ma ti confondono allo stesso tempo. A me, quando succede, mi fermo e mi godo quel barcollare senza cadere.

Venerdi Sushi ha detto...

Hai ragione, sono esperienze elettrizzanti, ottima descrizione.

Minerva ha detto...

Hai voglia se dopo le lezioni vengo a fare i compiti a casa tua e studiamo insieme? :-D

Venerdi Sushi ha detto...

Uh... io ci ho perso la verginità studiando con una mia amica di liceo :)))))))))))))))

Minerva ha detto...

AIUTO! :-D

Athena ha detto...

Io vado avanti come piace tanto a me, per punti, a volte amo filosofeggiare,altre volte mi fermo e sto lì a riflettere finchè non ho trovato un senso logico a quello che ho davanti a me. Lo faccio sempre. Anche per le cose più inutili. Forse non dovrei, perchè questo fissarmi mi fa perdere energie, mi fa perdere tempo. Ma sono così. E non ci riesco a non farlo a pesare le parole, i gesti. Sarebbe facile a volte nascondere la testa sotto la sabbia, ma quello lo lasciamo a pennuti che non sanno volare.Complimenti per il post...Mi piace!

Venerdi Sushi ha detto...

Danke!